Tutti noi sappiamo quanto oggi sia importante possedere una dentatura sana, funzionale e forte ed estetica. Tutto quello che risulta inerente alla dentatura offre informazioni importanti su noi stessi e sulla nostra salute, a partire dall’età, dallo stato sociale, dall’igiene e cosi’ via, ecco perché risulta prioritario prendercene cura immediatamente nascano i primi sintomi, che mettano in pericolo la nostra salute dentale.
Tutti sappiamo, che la perdita dei propri elementi dentali, risulta per l’individuo sia un trauma sul piano fisico, con le gravi ricadute sulla masticazione, sia dal punto di vista della condizione mentale, provocandoci estremo stress. La perdita degli elementi dentali con conseguente edentulia, ci porta velocemente allo stallo della masticazione, della sua funzionalità e dell’estetica.
- Ma come siamo giunti sino a questa condizione?
- La mancanza degli elementi dentali da cosa è stato realmente provocato?
- Cosa rende possibile il riassorbimento osseo?
- Come fare e cosa fare per porvi rimedio?
Sono 25 anni, che la nostra tecnica chirurgica del galileus cerclage sinus®, risolve le gravi atrofie posteriori del mascellare superiore.
Se desideri capire e comprendere le reali soluzioni chirurgiche oggi in grado di darti il migliore risultato possibile, tieni ammente questa tecnica “L’implantologia galileus®” in questo modo otterrai gli stessi risultati che vedi su i nostri pazienti.
Il nostro osso alveolare del mascellare superiore è composto da varie cellule, tra le tante la più importante deputata nelle costruzione dell’osso alveolare è l’osteoblasto, questa cellula, crea rigenerando l’osso tramite un impulso, che la radice del dente scaturisce durante la masticazione.
Nel momento stesso che l’elemento dentale o gli elementi dentali vengono a mancare, anche l’impulso del dante durante la masticazione cessa, a questo punto, la cellula dell’osteoblasto smette di produrre nuovo osseo ed inizia il riassorbimento alveolare del mascellare superiore, le zone mascellari più interessate al riassorbimento, sono quelle con maggior mancanza di elementi dentali.
Per cercare di evitare che il riassorbimento d’osso mascellare proceda, si deve inserire un impianto dentale se manca qualche elemento, sostituirlo immediatamente con l’inserimento di impianti dentali, una volta reinseriti i denti mancanti, questa procedura di riabilitazione dentale con riposizionamento di nuova radice artificiale nell’osso alveolare del paziente, procura e provoca durante la normale funzione masticatoria, una serie di impulsi elettrici, che le cellule osteoblasti, deputate alla rigenerazione dell’osso nel corpo umano, captano, percepiscono nuovamente e riattivano immediatamente la creazione di nuovo osso attorno agli impianti dentali.
Una volta che i nostri elementi dentali sono persi, inizia il riassorbimento d’osso alveolare del mascellare superiore, le zone con maggiore edentulia, coincidono con il maggiore riassorbimento d’osso alveolare.
Per capire la zona del riassorbimento, attraverso la panoramica possiamo vedere a quale livello risulta il nostro osso residuo in concomitanza dell’atrofia delle zone edentule del mascellare. La gravità dipende innanzitutto dal tempo del trascorso senza gli elementi dentali e dall’eventualità il paziente per porvi inizialmente rimedio abbia portato o porti tutt’ora una protesi removibile.
La cura più importante è l’inserimento di impianti dentali, che possa riattivare la funzione naturale delle nostre cellule predisposte alla realizzazione tramite sollecitazione degli osteoblasti a riprodurre buon nuovo osso.
Esistono tecniche chirurgiche, che possono fermare il riassorbimento d’osso alveolare del mascellare superiore, con l’inserimento di nuovi impianti dentali, successivamente la masticazione produrrà attraverso gli osteoblasti il resto dell’osso alveolare mancante, almeno intorno agli impianti dentali.
Oltre a queste tecniche esistono ulteriori tecniche chirurgiche, che offrono l’opportunità senza garanzia di cercare sulla carta di aumentare il volume dell’osso alveolare in queste zone strategiche per la masticazione, dove si è generato il naturale e conseguente riassorbimento d’osso.
Queste tecniche sono l’innesto d’osso autologo e grandi rialzi dei seni mascellari.
Per non sbagliare, certamente il posizionamento della tua atrofia con riassorbimento di osso alveolare nel mascellare superiore, coincide con la zona, le zone, con ammanco di elementi dentali, più la zona è ampia, più il tempo è passato in questa situazione, più e’ grave la tua condizione atrofica, infine può essere aggravata e accelerata dal portare una protesi removibile.
Oggi esistono svariate tecniche chirurgiche per cercare di risolvere le gravi atrofie del mascellare superiore, come abbiamo visto esistono tecniche per cercare di aumentare la zona atrofica senza garanzia di successo tramite tecniche chirurgiche implantari di innesto d’osso autologo, oppure con i grandi rialzi dei seni mascellari, esistono poi ulteriori tecniche chirurgiche, che cercando di deviare, evitare le zone atrofiche con riassorbimento d’osso alveolare del mascellare superiore, predisponendo la progettazione di tali tecniche con l’inserimento delle traiettorie dei propri impianti in modi e zone trasversali ai seni mascellari atrofici, prediligendo le zone d’osso frontali del mascellare superiore. Le tecniche sono: L’implantologia tutto su 4, tutto su 6 oppure tramite l’inserimento di 4 impianti zigomatici, tutti sul frontale anteriore. Queste ultime tecniche chirurgiche essendo appunto state progettate per evitare i seni mascellari atrofici, che risultano situati nelle zone posteriori del mascellare superiore, nessuna predispone di ulteriori impianti dentali, nelle zona del mascellare posteriore nelle zone molari, con la conseguente costatazione, che nessuna delle tecniche predispone di un supporto molare posteriore per sorreggere la protesi dentale fissa durante le fasi della masticazione.
Oggi con situazioni atrofiche così gravi vi era la possibilità di tentare di risolvere la grave atrofia della mancanza di osso totale alveolare nelle zone posteriori del mascellare superiore. Grazie agli ottimi risultati chirurgici, funzionali ed estetici della nostra tecnica proprietaria del Galileus Cerclage Sinus®, sono ormai 25 anni, che usiamo solo ed esclusivamente questa soluzione chirurgica per i pazienti, che giungono da noi in questa condizione atrofica posteriore grave. I tanti pazienti, che giungono da tutta Italia e dall’estero, spesso con chirurgia già eseguita e fallita, ci chiedono espressamente questa tecnica, vogliono essere operati solo ed esclusivamente con questa tecnica la Galileus Cerclage Sinus®, perché questa tecnica oggi offre le migliori garanzie del risultato.